In questa pagina sono raccolte le domande, e relative risposte, che i ragazzi dei gruppi scout di San Marino della branca RS (17/21 anni) hanno posto ai partiti che si sono presentati alle elezioni politiche dell’8 dicembre 2019.
Le domande sono state realizzate durante un’attività di cittadinanza attiva dopo un approfondimento sull’importanza dell’andare a votare e sui diritti e doveri di ogni cittadino.
Le domande sono la raccolta degli argomenti che stanno più a cuore ai ragazzi che le hanno realizzate.
Il frutto di questa attività è stato caricato sul sito dell’Associazione Scout per permettere non solo agli scout ma a tutti gli interessati di confrontare contenuti specifici su tematiche importanti.
Ringraziamo tutti i partiti che hanno risposto per averci aiutato a realizzare questo progetto.
ELENCO DOMANDE:
- Di tutti i punti del vostro programma elettorale quali sono le priorità che intendente affrontare nei primi mesi di insediamento?
- Pensate che sia necessario fare dei tagli alla spesa pubblica? Se si quali fareste per primi?
- Quali sono le vostre priorità sui servizi sanitari sammarinesi?
- Siete favorevoli all’obbligatorietà dei vaccini? Se si come la introdurreste a San Marino?
- Qual è la situazione attuale della sicurezza a San Marino? Avete intenzione di aumentarne i fondi o fare altri interventi?
- Pensate che il sistema giudiziario attuale abbia dei problemi? Se si quali e come intendete riformarlo?
- Cosa ne pensate del progetto del polo dell’istruzione del nuovo Piano regolatore? Lo vorreste attuare?
- Ritenete sia necessario potenziare l’insegnamento delle lingue straniere? Se si in che modo?
- Come favorireste l’inserimento e la tutela dei giovani nel mondo del lavoro?
- Quali sono le riforme che avete previsto per agevolare le piccole imprese e l’artigianato locale (se pensate sia necessario farlo)?
- Quali punti dell’Agenda 2030 ONU ritenete di dover affrontare a San Marino? In che modo?
- Avete intenzione di espandere la raccolta porta a porta a tutto il territorio o di sviluppare altri sistemi per la gestione dei rifiuti?
- Adotterete iniziative per ridurre l’utilizzo della plastica nel pubblico e nel privato? Se si quali?
- Quali modifiche al piano regolatore potrebbero aiutare lo sviluppo del turismo a San Marino?
- Quali fra questi punti pensate siano importanti per sviluppare il turismo a San Marino: Centro Storico, Turismo storico-culturale, Sport, Eventi. Con quale priorità e in che modo?
- Pensate che San Marino debba aprirsi verso l’Unione Europea, l’Italia e altri Stati o debba chiudersi in sé stessa per risolvere prima i propri problemi? Se intendete aprirvi verso l’Europa, in che modo?
- Siete favorevoli alla legalizzazione dell’aborto? Se si in quali condizioni?
- Siete favorevoli all’adozione da parte di coppie omosessuali?
- Siete favorevoli alla legalizzazione della cannabis? In quali condizioni?
- Visti i trascorsi di San Marino come paradiso fiscale e altri aspetti che hanno danneggiato l’immagine di San Marino, quali politiche intendete adottare per cambiare l’immagine di San Marino in Italia e nel Mondo?
- Come pensate di avvicinare le istituzioni alla cittadinanza?
1. Di tutti i punti del vostro programma elettorale quali sono le priorità che intendente affrontare nei primi mesi di insediamento?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Certamente prioritario è un cambiamento del metodo di Governo: occorre che la Legge torni ad essere uguale per tutti, gli atti di governo e quelli amministrativi devono essere trasparenti e motivati, le proposte devono essere corredate dall’analisi costi-benefici, la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica va promossa, le soluzioni alle problematiche vanno concertate con le forze sociali e con le rappresentanze economiche, dev’essere prevista una disciplina chiara ed inequivocabile relativamente al conflitto di interessi, è necessario che il dialogo nel mondo politico torni ad un livello civile, occorre riscoprire il senso dello Stato e di responsabilità, in una comunità dove non esistono solo diritti ma anche doveri. Fondamentale, in questo senso, è un maggior coinvolgimento degli operatori di settore nell’elaborazione di proposte: la politica deve farsi nuovamente portavoce dei bisogni della cittadinanza e non solamente di sé stessa. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
A nostro avviso le priorità da affrontare sono la messa in sicurezza del sistema bancario e finanziario, attraverso un ritrovato rapporto di cooperazione con l’Italia. Attraverso una buona politica estera crediamo si possano creare le condizioni per la ripartenza di tutto il comparto economico. Indispensabile ricreare le condizioni di fiducia nel nostro sistema, fiducia che è stata minata da una serie di interventi sul sistema bancario che sono tutt’ora sotto indagine del tribunale. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Le priorità sono quelle legate alla stabilizzazione del sistema bancario e del bilancio dello Stato. Purtroppo se non si faranno queste due cose tutto il resto diventerà impraticabile o addirittura impossibile. Dunque la priorità è quella di stabilizzare il sistema bancario tramite alcune azioni concrete che trovate riepilogate nel nostro programma elettorale, come ad esempio il progetto per la gestione interna al paese dei crediti non performanti (NPL). Allo stesso tempo bisogna pensare al bilancio dello Stato, un bilancio che se non ci fossero gli interventi sul sistema bancario chiuderebbe più o meno in pareggio. Ma visto che lo Stato ha deciso di tutelare i risparmiatori in tutte le crisi bancarie sarà necessario fare quelle riforme che possono permettere allo Stato di far fronte agli impegni presi. Ovviamente prima di fare ciò bisogna accertarsi che chi ha sbagliato paghi, ovvero portare a termine le azioni di responsabilità sui responsabili dei dissesti bancari. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Sicuramente, tra le prime cose da affrontare ci saranno il Bilancio dello Stato da portare a pareggio, la ricerca di finanziamenti per far fronte al Debito Pubblico generato in questa ultima legislatura e il recupero dell’equilibrio tra le Istituzioni ed i poteri dello Stato. |
LIBERA |
Il nostro programma prevede una apposita sezione denominata Box emergenze con un dettagliato elenco delle priorità da affrontare immediatamente |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Le priorità sono dettate dalle emergenze che il Paese sta vivendo pertanto i primi interventi dovranno riguardare il sistema bancario e finanziario, la giustizia e il comparto sanitario, senza dimenticare le riforme istituzionali affinché possa tornare centrale e determinante il ruolo del Consiglio Grande e Generale. |
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2. Pensate che sia necessario fare dei tagli alla spesa pubblica? Se si quali fareste per primi?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Ancor prima che concentrarsi su cosa “tagliare”, occorre comprendere cosa si può razionalizzare e rendere maggiormente efficiente: è indispensabile una vera riorganizzazione della Pubblica Amministrazione affinché la stessa diventi maggiormente efficace, digitale, snella ed al servizio del cittadino e dell’impresa. Soltanto una volta che sia stata fatta chiarezza sull’effettivo “fabbisogno” della Pubblica Amministrazione, si potrà avere un reale quadro della situazione e valutare dove sia opportuno tagliare. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
È necessario eliminare i tanti sprechi ancora presenti nella PA. Troppe indennità non dovute, consulenze e appalti concessi a privati quando abbiamo personale stipendiato per farlo. Non vogliamo tagli orizzontali, ma rendere la macchina pubblica efficiente, snella che sia a sostegno dell’economia. Non possiamo permetterci di fare tagli allo stato sociale ed ai propri servizi (ISS e scuola in primis) in quanto riteniamo che sia basilare mantenere la sanità pubblica e un livello di servizio scolastico di eccellenza. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Alcuni tagli dovranno essere fatti ma la risposta ai problemi non è certamente quella dei tagli, che talvolta provocano addirittura un effetto opposto a quello che ci si immagina, ovvero portano alla recessione. Devono essere certamente tagliati i costi improduttivi ovvero la burocrazia e tutte quelle sacche di inefficienza che qua e là si trovano ancora nella Pubblica Amministrazione. Bisogna essere certi che ogni Euro speso della Pubblica Amministrazione sia un Euro investito nello sviluppo del Paese. Riteniamo invece non più rimandabile una riforma del sistema pensionistico: un sistema che, è ormai acclamato, non potrà reggere ancora per molti anni a causa di uno squilibrio strutturale tra entrate e uscite. Ogni ulteriore ritardo peserà sulle spalle delle giovani generazioni, che lavorando oggi pagano le pensioni dei pensionati ma che, se non si interviene immediatamente, non potranno godere degli stessi benefici. Dunque si tratta di una riforma giusta ed equa, una riforma che dia a tutte le generazioni equi diritti. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Non particolari tagli alla spesa pubblica, quanto una revisione dei fondi che vengono dati agli Enti Pubblici ed una razionalizzazione della spesa complessiva. |
LIBERA |
Siamo assolutamente convinti che si debbano e si possano fare dei tagli sulla spesa corrente. Crediamo che piuttosto che intervenire con tagli lineari sugli stipendi si possa intervenire in diversi ambiti:
● semplificare la struttura del Settore Pubblico Allargato, oggi suddiviso in troppi Uffici e Servizi, con una conseguente graduale diminuzione del personale, senza ricorrere a licenziamenti;
● applicando il controllo di gestione, come avviene in moltissime aziende private;
● responsabilizzando i dirigenti affidando loro poteri autonomi di gestione della forza lavoro ed economiche
● aumentare la produttività attraverso una formazione continua dei dipendenti e continuando nel percorso di digitalizzazione e smaterializzazione della documentazione;
● rivedere la struttura retributiva dei pubblici dipendenti. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
La spesa corrente ha da anni la necessità di essere diminuita, ci sono ancora sacche di spreco da individuare e da aggredire per evitare tagli indiscriminati. La razionalizzazione delle risorse pubbliche per una più equa distribuzione è intervento non più rinviabile. |
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3. Quali sono le vostre priorità sui servizi sanitari sammarinesi?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
È prioritario preservare la presenza di una sanità sammarinese che garantisca la miglior qualità di tutela della salute possibile e gratuita per tutti i cittadini. Saranno necessarie diverse azioni di tipo strutturale che, partendo dalle esigenze dei cittadini e dai dati oggettivi, passando per uno stretto confronto con gli operatori del settore, portino all’ideazione e alla creazione di un nuovo modello di sanità pubblica che, anche attraverso una consapevole, oculata e calibrata commistione tra settore pubblico e settore privato (cliniche, libera professione dei medici, etc.), proietti il sistema verso l’esterno in modo programmato e competitivo, ed al contempo lo renda attrattivo, sia per gli operatori del settore sia per utenti non sammarinesi e paganti. Si deve arrivare, in sostanza, ad una Sanità che sia in grado di autofinanziarsi, senza tuttavia gravare sulle tasche dei Sammarinesi: non è impossibile!
Ci sono poi numerose possibilità ad oggi poco sfruttate, come la farmacia internazionale (che potrebbe rendere molto di più allo Stato, se adeguatamente rinforzata ed implementata) o la possibilità di organizzare corsi di formazione o convegni con il riconoscimento di crediti formativi per personale sanitario d’oltre confine.
È poi importante diffondere l’educazione sanitaria, ma anche operare con un progetto di prevenzione che garantisca diagnosi precoci e maggiore salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La sanità pubblica va digitalizzata. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Dobbiamo mantenere la sanità pubblica e gratuità per tutti. All’ interno dell’Ospedale vi sono tanti sprechi a cui mettere mano, tanto che anche quest’ anno i sindaci non hanno certificato il bilancio. Crediamo che con una seria revisione dei costi mantenendo inalterata la contribuzione dello stato (che oggi si aggira sui 71 milioni di euro) si possa garantire la sanità gratuita ed un servizio di eccellenza a tutti i sammarinesi. In questi ultimi anni a causa di disservizi creati (liste di attesa lunga) abbiamo visto come molti cittadini siano stati costretti a rivolgersi al privato e questo non è accettabile. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
La prima cosa che vorremmo fare è commissariare l’Istituto per la Sicurezza Sociale. Può sembrare un’azione forte ma l’Istituto per la Sicurezza Sociale ogni anno aumenta i propri costi a parità di servizi offerti. Manca un vero proprio controllo di gestione, ovvero un puntuale controllo dei costi e della qualità delle prestazioni. Le dirigenze di questi anni si sono dimostrate incapaci di portare a termine questo compito, siamo quindi dell’opinione che vada nominato un esperto commissario che possa riportare il bilancio dell’ISS sotto controllo. Dal punto di vista più specifico, rimandiamo al nostro programma che contiene diverse azioni da intraprendere in tal senso. Per citarne solo una ricordiamo la possibilità di regolamentare la libera professione per i medici, ovvero il fatto che un medico possa, al di fuori del proprio orario di lavoro e a determinate regole, svolgere la propria professione in maniera privata. Questo porterebbe due enormi vantaggi: aumenterebbe l’attrattività per i medici del nostro sistema sanitario e quindi saremmo in grado di portare i migliori a San Marino e in tutte quelle professioni in cui a San Marino, per ovvie ragioni, non ci sono casistiche sufficienti (ovvero il numero di casi per quella determinata prestazione è troppo basso) permetterebbe ai medici di avere una casistica adeguata allo sviluppo della propria professione. Infine vorremmo sviluppare il turismo sanitario, ovvero attrarre stranieri per curarsi a San Marino a pagamento (oggi si dirigono per lo più in Svizzera), in modo da reperire risorse e professionisti e garantire gratuitamente a tutti i sammarinesi una sanità eccellente. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
La priorità è ripristinare i servizi che c’erano fino alcuni anni fa e che sono stati progressivamente messi in crisi in questi anni. Bisognerà riproporre la legge sulla libera professione medica per parificare la situazione di San Marino a quella del servizio sanitario del circondario. Questo porterà da sé ad un ritorno di bravi professionisti nel nostri ospedale, bloccando l fuga di medici fuori da San Marino. |
LIBERA |
La priorità è quella di consolidare i servizi offerti e migliorarne la qualità. È già pronto una ipotesi di nuovo atto organizzativo dell’ISS che va in questa direzione. Dobbiamo continuare ad investire in sanità per garantire a tutti il fondamentale diritto alla salute. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Ristrutturazione della medicina di base e dei servizi e reparti ospedalieri. Serve chiedersi che ospedale vogliamo per un bacino di utenza di 33.000 residenti ca. per fare in modo che la spesa per l’ISS non sia unicamente una voce in uscita nel bilancio dello Stato ma anche in entrata. |
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4. Siete favorevoli all’obbligatorietà dei vaccini? Se si come la introdurreste a San Marino?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Si tratta di un tema delicato, che impone una seria riflessione e l’analisi preliminare della situazione sul territorio. Il dibattito medico sul punto è ampio ed articolato, oltre che controverso.
Riteniamo che su tematiche come questa sia la popolazione a doversi pronunciare, eventualmente mediante apposito referendum, in modo da consentire alla politica di avere un quadro completo su come la pensano i cittadini ed aprire poi un dibattito maggiormente consapevole. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Noi siamo per la libertà di scelta, il cittadino debitamente informato sui pro e i contro deve essere lasciato libero di scegliere. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Siamo favorevoli all’obbligatorietà dei vaccini. Crediamo che la scienza abbia dimostrato in maniera inequivocabile che, se anche ci fossero dei rischi collaterali all’uso dei vaccini, questi sarebbero di impatto infinitamente inferiore rispetto ai benefici degli stessi. D’altro lato non si può pensare che per scelte anacronistiche di alcuni genitori possa essere messa a repentaglio la salute di tutti bambini all’interno di una scuola. Crediamo dunque che debba essere obbligatorio vaccinare i bambini per poterli iscrivere alle scuole sammarinesi. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Certo che siamo favorevoli all’obbligatorietà dei vaccini. A San Marino, una parte delle vaccinazioni sono già obbligatorie. |
LIBERA |
A San Marino esistono vaccini obbligatori e vaccini raccomandati. Per quelli obbligatori i genitori possono fare domanda di obiezione. Da qualche anno è operativa una apposita commissione interdisciplinare dell’ISS per promuovere e migliorare il tasso di copertura vaccinale. I risultati registrati sono molto buoni e la strada intrapresa è quella giusta. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Non c’è dubbio sul fatto che le campagne contrarie di queste hanno provocato danni e diminuzione della fiducia nella scienza e nella medicina. Ogni provvedimento di obbligatorietà richiede spiegazioni e comprensione delle contrarietà, detto questo vediamo cosa succede quando chi si ritrova a lottare contro certe patologie ed in un ambiente in cui qualcuno non è vaccinato. |
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5. Qual è la situazione attuale della sicurezza a San Marino? Avete intenzione di aumentarne i fondi o fare altri interventi?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Sarete certamente informati sui recenti e molteplici casi di furto verificatisi anche in prossimità del centro storico nelle scorse settimane. La popolazione, nonostante gli sforzi delle forze di polizia, non si sente veramente al sicuro.
I corpi necessitano di una ri-organizzazione che consenta una più efficace copertura del territorio, con la condivisione di un data base unico, con formazione adeguata ed un sufficiente numero di agenti.
Sarebbe poi opportuno istituire un Osservatorio Antimafia e realizzare la centrale unica delle forze di polizia, eventualmente presso l’attuale sede della Gendarmeria, al fine di perseguire una concreta, reale ed efficace gestione del comparto della sicurezza. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
A San Marino abbiamo investito poco o nulla in sicurezza, va potenziata la prevenzione dei reati contro il patrimonio che seppur legata ad eventi sporadici è un fenomeno da non sottovalutare e da tenere sotto controllo. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
La situazione relativa alla sicurezza a San Marino è ottima. Negli ultimi tre anni sono stati fatti importanti investimenti, nonostante le ristrettezze del bilancio dello Stato, ed è stata messa in atto una riorganizzazione dei corpi tramite l’istituzione della Centrale Operativa Interforze (ovvero una centrale attiva 24 ore su 24 che vede la collaborazione della Guardia di Rocca, Gendarmeria, Polizia Civile). Questi interventi insieme agli investimenti fatti hanno portato la Repubblica di San Marino ad avere un tasso di criminalità tra i più bassi in tutto il mondo. Ovviamente l’attenzione va sempre tenuta alta, quindi saranno necessari ulteriori investimenti, focalizzati in specifici settori della sicurezza, come ad esempio quello della sicurezza informatica. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Alcuni anni fa il generale della Gendarmeria diceva che San Marino è un’isola felice anche solo paragona a Rimini. Sicuramente servirà migliorare ancora, ma dopo aver proposto la centrale unica interforze, e dotato i corpi di nuovi mezzi e di altri agenti, uno degli aspetti da qualificare sarà la formazione ed il mutuo riconoscimento dei corpi tra San Marino e Italia. |
LIBERA |
Il bisogno di sicurezza si manifesta a San Marino come in altre realtà. Tuttavia i dati relativi ai reati commessi sul nostro territorio sono di gran lunga inferiori a quelli che si rilevano anche in zone limitrofe. Il lavoro importantissimo che stanno svolgendo le nostre forze dell’ordine va supportato, così come avvenuto fino ad ora, dotandolo di organizzazione e dotazione all’altezza del compito svolto. Va portato a termine il riordino e la riorganizzazione dei Corpi di Polizia. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
La ns. Repubblica in tema di sicurezza è ancora un unicum rispetto le regioni limitrofe e non solo. Tuttavia occorre dotare le ns. forze di polizia di maggiori uomini e formazione nonché di strumenti e dotazioni anche innovativi. |
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6. Pensate che il sistema giudiziario attuale abbia dei problemi? Se si quali e come intendete riformarlo?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Ci sarebbe molto da dire su questo punto e poche righe non possono essere sufficienti.
Sicuramente è necessario garantire l’effettiva separazione e l’equilibrio dei poteri, che negli ultimi anni ci pare essere venuta meno, nonché l’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge. E’ necessario un migliore impianto istituzionale che, partendo dal completamento della Dichiarazione dei Diritti, avvii una nuova fase costituente che coinvolga la centralità del Consiglio Grande e Generale, il ridimensionamento dei poteri del Congresso di Stato, la valorizzazione della Reggenza, la professionalità degli organi di controllo, l’autonomia delle Giunte di Castello, la proporzionalità della legge elettorale. E’ poi prioritario garantire una credibilità del sistema giudiziario nel suo complesso pensando anche ad una sua riorganizzazione e ad una rivisitazione dell’ordinamento in materia, con particolare riguardo alla necessità di evitare il più possibile la commistione tra i tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario), riducendo al minimo gli organismi a composizione mista (si pensi, ad esempio, al Consiglio Giudiziario Plenario). È fondamentale riaffermare lo “stato di diritto”, passando anche per una semplificazione ed un riordino delle norme, al fine di tendere quanto più possibile ad un diritto certo e chiaro, che possa essere strumento di riferimento per tutti gli operatori – anche e soprattutto economici – anziché vincolo burocratico ingiustificato. La certezza del diritto si esprime attraverso un impianto normativo innovativo riferito a tutte le leggi che trattano questioni civili, commerciali, finanziarie, fiscali e legate al contenzioso, in grado di rappresentare un elemento di garanzia e attrattività per gli investimenti. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
La politica di maggioranza ha gravissime responsabilità per essere intervenuta sul tribunale cacciando il magistrato dirigente senza che una legge lo prevedesse poi si è delegittimato da solo, quando i giudici si sono denunciati fra loro. Non è un caso che tutto sia iniziato quando il tribunale ha iniziato ad indagare sul gruppo criminale che ha condizionato negli ultimi 3 anni le politiche bancarie ed economiche del nostro paese che hanno favorito gli interessi di pochi a discapito della collettività. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Storicamente i problemi del sistema giudiziario sammarinese sono legati alla mancata volontà della politica di rendere il Tribunale veramente indipendente. La mancata presa d’atto dei due Giudici d’Appello, notizia che per diverse settimane è stata sui giornali sammarinesi, è l’ennesima prova che esiste ancora una parte politica che non riconosce l’indipendenza della Magistratura. Parlando dei problemi più concreti della giustizia sammarinese, possiamo sicuramente citare l’enorme arretrato, ovvero i processi rimasti inevasi a causa delle scarse, numericamente, risorse umane su cui il Tribunale può contare. Questo è un enorme problema: un paese che funziona è sicuramente un paese all’interno del quale la giustizia è efficace, ovvero arriva, in un periodo ragionevole di tempo, all’ultimo grado di giudizio. Ancora oggi a San Marino ci sono migliaia di processi incagliati, ovvero di cittadini ed imprese sammarinesi in attesa di giudizio. Un sistema-paese che non punisce chi sbaglia è un sistema-paese che non può avere successo. Anche dal lato dell’attrazione degli investimenti, la giustizia è sicuramente un fattore determinante: le aziende infatti scelgono con cura i paesi nei quali Investire e l’efficacia e la speditezza della giustizia sono un fattore fondamentale. Nel nostro programma trovate ulteriori riforme necessarie, tra le quali citiamo solamente l’introduzione del processo per direttissima, la riforma del codice di procedura penale, l’informatizzazione del Tribunale (già iniziata con la pubblicazione online delle sentenze, ma da ultimare). |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
In questi anni è stato creato un corto-circuito in Tribunale, a causa di un apolitica che si è divisa, piuttosto che presentarsi come Istituzione in dialogo con un’altra Istituzione. Servirà ricreare un clima di dialogo positivo e contribuire a risolvere i conflitti creati all’interno del Tribunale, ritornando alla verità del giudizio, e alla credibilità dei giudici, minata da denunce mutue e trasversali, che chiedono di essere esse stesse giudicate |
LIBERA |
Tema molto delicato quello della Giustizia. L’approccio per un miglior funzionamento del Tribunale deve essere tecnico, partendo dalle Relazioni annuali effettuate dai Dirigenti. In queste vengono evidenziati carichi di lavoro, criticità e tempistiche sulla base delle quali adottare misure di rafforzamento dell’organico e diversa distribuzione dei carichi di lavoro. E’ indispensabile un intervento di riforma del codice di procedura penale, rinviata da troppo tempo. Ma soprattutto va attuata una reale separazione dei poteri per evitare ogni ingerenza che la politica possa esercitare sul Tribunale e viceversa. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Sul sistema giudiziario si sono scritte in questi ultimi due anni le pagine più nere della sua storia. È necessario rifondare il ns. Tribunale e le norme che regolano il governo della magistratura. Occorre anche un nuovo codice di procedura penale e nuove forme di processo civile abbreviato. |
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7. Cosa ne pensate del progetto del polo dell’istruzione del nuovo Piano regolatore? Lo vorreste attuare?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Riteniamo che, in proposito, la cittadinanza non sia stata adeguatamente informata sui reali costi e sulla fattibilità (prima di tutto a livello economico) di progetti di così ampio respiro nel breve periodo. Non pensiamo che la Repubblica disponga, in questo momento, di risorse economiche sufficienti per infrastrutture di un tale calibro: certamente occorrerà verificarne la sostenibilità concreta. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Sosteniamo che vi sia la necessità di investire nella scuola magari. È auspicabile contenere la spesa
corrente e destinare più risorse per le infrastrutture e progetti che prevedono investimenti nella
scuola. Devono essere opere sostenibili a livello finanziario, il piano regolatore nuovo sembra più un
libro dei sogni al momento fuori dalla portata delle risorse economiche attualmente disponibili. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Assolutamente lo vorremmo attuare. Si tratta di un progetto di sviluppo di un nuovo edificio a Fonte dell’Ovo che possa accogliere tutte le scuole medie del paese, le scuole superiori, l’istituto musicale, l’archivio di Stato, la biblioteca, ed altri uffici pubblici. Questo consentirebbe di fornire agli alunni, servizi che oggi sono impossibili a causa di edifici non idonei oppure di un numero non sufficiente di studenti per attivarli. Dunque si tratta di un progetto che da un lato potrebbe consentire allo Stato di ridurre alcune spese (si pensi ai trasporti e alla manutenzione degli edifici), dall’altro lato consentirebbe agli studenti di avere servizi più innovativi ad esempio servizi di ristorazione, dopo-scuola, una maggiore integrazione con lo sport e con la pratica e lo studio della musica. Insomma una struttura che consentirebbe l’erogazione di servizi moderni per i nostri studenti. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
E’ una proposta interessante che necessita di ulteriori valutazioni perché proposta senza un confronto con il resto delle parti politiche. |
LIBERA |
Ogni investimento in nuove infrastrutture è una ghiotta occasione per ripensare il modello organizzativo e gestionale delle attività coinvolte. Quindi oltre all’ingente investimento in termini di risorse economiche, va preparato molto bene anche l’investimento in termini organizzativi e di costruzione di un modello di scuola che va ripensato non più succube o subalterno alle esigenze del mondo del lavoro e delle aziende, ma protagonista autonomo di una visione del mondo che mette al centro la persona e le suo potenzialità. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
La creazione di un polo scolastico fuori dal centro storico è un punto del programma. La sua realizzazione richiede un approfondimento, partire del PRG presentato in quanto tale potrebbe non essere l’idea definitiva. |
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8. Ritenete sia necessario potenziare l’insegnamento delle lingue straniere? Se si in che modo?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Certamente sì: la scuola non può essere vista, come invece è stato negli ultimi anni, esclusivamente come un costo da ridurre. La scuola è dove si forma ogni buon cittadino ed occorre che sia al passo con i tempi. In un contesto sempre più globale, un cittadino sammarinese che non conosce le lingue straniere partirà sempre svantaggiato alla ricerca di un lavoro, in particolar modo appena varcato il confine.
Vanno incentivati, in questo senso, insegnamenti di più lingue e con più ore dedicate, eventualmente anche tentando sperimentazioni di più ampia portata in tutti gli ordini di scuola. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
L’ insegnamento delle lingue straniere va potenziato incrementando le ore a disposizione per l’insegnamento |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Assolutamente necessario. L’obiettivo che ci dovremmo porre come paese è quello che tutti gli studenti che finiscono le scuole superiori siano totalmente fluenti in inglese e abbiamo una buona conoscenza di una terza lingua. Dobbiamo far sì che i nostri studenti, una volta terminato il percorso delle scuole superiori, possano scegliere di andare a studiare ovunque nel mondo senza alcuna barriera legata alla lingua. Per fare ciò crediamo sia necessario non solo potenziare le ore di insegnamento della lingua inglese, ma utilizzare l’inglese, già dalle scuole elementari, anche nell’insegnamento di altre materie. In altre parole gli studenti dovranno avere ore dedicate all’apprendimento della lingua inglese e, talvolta, lezioni di altre materie impartite in lingua inglese. Per fare ciò è necessario aumentare il grado di internazionalizzazione delle nostre scuole. A tal proposito la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri ha lavorato in questi anni per creare accordi con paesi anglofoni al fine di favorire lo scambio tra docenti e quindi avere insegnanti anglofoni che vengano per esempio per un semestre a San Marino e insegnanti sammarinesi che possano insegnare per un semestre in altri paesi. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Il potenziamento delle lingue straniere è fondamentale per San Marino. Il modo va studiato insieme alla realtà della scuola e dell’università. |
LIBERA |
I programmi scolastici in termini di lingue straniere sono già ben strutturati e vedono un percorso curriculare 0-18 anni già maturo e ben definito. Quello su cui si può lavorare in termini di prospettiva è nell’aumentare le esperienze di completa immersione linguistica, quali possono essere stage formativi all’estero, visioni di spettacoli in lingua originale, partecipazione attiva a consessi multilaterali all’estero o a congressi, convegni, attività seminariali in Repubblica di livello internazionale e altro ancora. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Sicuramente: la possibilità per gli studenti del futuro di potersi esprimere in più lingue è una necessità ed una opportunità. Utilizzare più ore scolastiche è certamente un modo ma non può essere l’unico, bisogna aumentare le possibilità di scambio e di formazione all’estero. |
Indice ↑
9. Come favorireste l’inserimento e la tutela dei giovani nel mondo del lavoro?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Prima di tutto creando maggiori opportunità di lavoro: finché le aziende non riusciranno ad operare e a crescere, sarà sempre difficile trovare un’occupazione in Repubblica per cittadini di qualunque età.
Certamente si potrebbero incentivare le collaborazioni tra scuole ed aziende, in modo da trasformare la formazione scolastica e renderla orientata a specifici sbocchi professionali, inoltre si potrebbero prevedere maggiori incentivi per le aziende che assumano giovani lavoratori. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
È necessario una sinergia continua fra scuola ed impresa per formare professionalità adeguate alle richieste di lavoro. Riteniamo questa collaborazione indispensabile per formare giovani pronti ad entrare
nel mondo del lavoro. Nel nostro programma indichiamo come prioritaria la piena occupazione dei cittadini sammarinesi. Negli ultimi anni la disoccupazione è rimasta pressoché invariata a fronte di un incremento di 600 posti di lavoro dei cittadini esteri |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Crediamo che il miglior modo per favorire l’insediamento dei giovani nel mondo del lavoro sia quello di far sì che i giovani siano già pronti, al termine del loro percorso di studi, all’esperienza lavorativa. Esistono già degli strumenti, ad esempio l’apprendistato, che incentivano i datori di lavoro ad impiegare i giovani. Siamo comunque convinti che i giovani siano una risorsa fondamentale per le imprese e che quindi, una volta preparati alla vita lavorativa, i datori di lavoro abbiano tanti buoni motivi per assumere giovani. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Innanzitutto, ripensando la modalità di collocamento da parte dell’ufficio del lavoro e cercando di rendere più chiaro l’incontro tra la domanda di lavoro ed il percorso di formazione dei lavoratori. |
LIBERA |
Innanzitutto incentivando e sostenendo l’avvio di nuove imprese da parte di giovani. Sostenendo progetti legati allo sviluppo di imprese giovanili innovative e sostenibili nel campo del Turismo alternativo a quello prettamente “mordi e fuggi”. Avviando iniziative sempre rivolte ai giovani legate al Progetto San Marino Bio. Confermando gli incentivi già previsti dalla normativa vigente per l’inserimento lavorativo nel settore privato dei giovani in cerca di prima occupazione. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Intanto non pensando solo all’inserimento ma all’ecosistema, serve una maggiore compenetrazione tra scuola e lavoro. Detto questo serve facilitare l’intrapresa dei giovani evitando costi e lacci burocratici e favorire le aziende che investono in innovazione e ricerca. |
Indice ↑
10. Quali sono le riforme che avete previsto per agevolare le piccole imprese e l’artigianato locale (se pensate sia necessario farlo)?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
È certamente necessario. Per esempio occorre da subito valutare come rendere applicabile, sempre che vi sia modo, il regime IVA anche ai piccoli operatori, senza che vengano schiacciati dal peso della concorrenza dei grandi imprenditori. Anche in questo caso occorre prevedere forti incentivi ed una importante sburocratizzazione, in modo da consentire un rifiorire dell’artigianato e della piccola impresa. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Le imprese artigianali vanno tutelate e incentivate. Bisogna pubblicizzare nel mondo il marchio di riconoscibilità del “ Fatto a mano, fatto a San Marino” |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Assolutamente pensiamo sia necessario farlo. Il programma di Repubblica Futura è incentrato sulla semplificazione dell’attività imprenditoriale e del lavoro autonomo. Solo alcuni esempi: Repubblica Futura sostiene la necessità di creare forme di società che possano essere avviate con solo 1 Euro di capitale sociale. Questa sarebbe una forte semplificazione per tutti i giovani che intendono avviare una società, e che oggi al contrario devono necessariamente apportare almeno 26.000 € di capitale sociale. Un’altra semplificazione fondamentale che proponiamo è quella del superamento dei minimi contributivi, ovvero di quell’ammontare minimo di contributi previdenziali (tasse) che i lavoratori autonomi, come ad esempio gli artigiani, devono pagare ogni anno. Specialmente i giovani, infatti, nei primi anni di attività come lavoratori autonomi potrebbero trovarsi in difficoltà nel dover pagare i minimi contributivi. Questo è quindi un elemento scoraggiante che allontana, specialmente i giovani, dall’attività di impresa o in proprio, che invece il nostro paese deve sempre favorire |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Esistono già numerosi incentivi per le piccole e medie imprese, sia per che deve iniziare a fare impresa, sia per chi ha già imprese avviate. Serve, piuttosto, certezza del diritto per essere più attrattivi verso l’esterno e snellire la burocrazia per accelerare tutte le pratiche che oggi rallentano molto l’efficienza delle imprese. |
LIBERA |
Abbiamo dedicato un capitolo specifico nel nostro programma alle esigenze delle piccole imprese. I numeri ci dicono che la stragrande maggioranza delle attività economiche in Repubblica fanno parte di questa tipologia e che è sempre più necessario costruire norme ad hoc per facilitarne l’operatività e la capacità di contribuire alla crescita del sistema paese. A partire dalle norme fiscali, dall’accesso al credito e alle agevolazioni, dalla sburocratizzazione delle procedure amministrative alla creazione di modalità incentivanti per favorire e sviluppare la giovane imprenditoria. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Quando si dice piccola impresa si coglie un aspetto dimensionale che però non è quello più importante. Senza dubbio, a seconda del settore, del mercato già presente e delle politiche di sviluppo che si vuole perseguire, gli incentivi devono essere diversi e noi riteniamo si debba intervenire analiticamente. L’impresa deve essere sostenuta e facilitata, questo vale anche per quella artigianale su cui formazione e concorrenzialità sono fondamentali. |
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11. Quali punti dell’Agenda 2030 ONU ritenete di dover affrontare a San Marino? In che modo?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Tutti i 17 obiettivi sono importanti e ciascun Paese dovrebbe fare importanti sforzi per raggiungerli. Purtroppo, al momento la situazione della Repubblica di San Marino comporta necessariamente di dover risolvere una grave situazione di emergenza in tutti i settori della vita pubblica, proprio per garantire la stessa sopravvivenza della sovranità ed indipendenza dello Stato. In ogni caso, nell’affrontare le singole problematiche, certamente si vuole tener conto delle indicazioni fornite dall’Agenda ONU. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Sono tutti punti presenti nel nostro programma. Riteniamo prioritario per i nostri cittadini aumentare la qualità della propria vita, avere tempo per praticare sport all’aria aperta, vivere in un paese sano, con orari di lavoro adeguati, dove tutti hanno pari opportunità e vige il principio dell’equità. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Tutti gli SDGs sono equamente importanti e, in quanto tali, vanno valorizzati e perseguiti. Ovviamente alcuni di questi, fortunatamente, li possiamo considerare assodati nella nostra realtà. Altri invece necessitano di maggiore attenzione in Repubblica.
La nostra piccola Repubblica per sue caratteristiche e dimensioni può e deve diventare un modello e un riferimento a livello internazionale per le politiche ambientali e per farlo occorre mettere in atto tutte le azioni necessaria al raggiungimento degli SDGs (Sustainable Development Goals) previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il progetto San Marino Bio in corso che prevede la conversione al biologico del settore agricolo, del verde pubblico e privato è un esempio di come con un’azione decisa a favore della sostenibilità ambientale possa portare il nostro paese ad essere un modello virtuoso con benefici oltre che sull’ambiente e sulla salute anche di immagine con ricadute su altri settori come il turismo.
Per ridurre le emissioni gas serra e nocivi in atmosfera, lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER) deve essere promosso e sostenuto. La fonte rinnovabile più utilizzata nel nostro paese è costituita dai pannelli fotovoltaici che sono passati da una potenza installata di 24kWp nel 2010 agli oltre 10.000kWp odierni. È certamente un ottimo risultato ma c’è ancora tanto da lavorare, la produzione di energia elettrica di questi impianti rappresenta infatti solo i 3,8% del fabbisogno di San Marino.
Devono essere inoltre incentivati maggiormente gli interventi volti a rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico, sia quelli di nuova costruzione – che dovranno essere a consumo quasi zero – sia le ristrutturazioni degli edifici esistenti – che dovranno rispettare stringenti parametri energetici per poter accedere agli incentivi.
Quanto detto è previsto, insieme ad altri interventi, dal Piano Energetico Nazionale 2018 – 2021 (PEN 3) deve essere concretizzato raggiungendone gli obiettivi.
Per quanto riguarda la tutela della biodiversità e la forestazione deve avere un ruolo chiave il nuovo piano regolatore generale elaborato con l’arch. Boeri che ha come capisaldi il contenimento del consumo di suolo, la sicurezza idrogeologica e la valorizzazione verde. Il piano si incentra sul consolidamento, il recupero e la riqualificazione dell’edificato esistente, si crea una netta distinzione tra il tessuto urbano e quello paesaggistico agricolo, prevedendo fasce verdi come filtro tra gli ambiti urbanizzati e agricoli, corridoi ecologici e 100.000 nuove piantumazioni.
L’equità di genere è sicuramente un tema da tenere monitorato, favorendo la partecipazione delle donne alle istituzioni e più in generale al mondo del lavoro. Per fare ciò bisogna superare il paradigma secondo cui è la madre ad occuparsi della casa e dei figli, in quanto questo porta spesso le donne ad uscire dal mercato del lavoro. Vi è dunque un passo culturale da compiere ma le normative possono aiutare: per esempio abbiamo inserito nel nostro programma di governo alcuni interventi per supportare la natalità, tra cui la possibilità per i genitori di dividere il periodo di maternità. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Condividiamo tutti i punti dell’Agenda ONU 2030, per molti dei quali San Marino si è già dotato di normative adeguate e sta portando avanti campagne di promozione, su ogni aspetto. |
LIBERA |
L’Agenda 2030 è una piattaforma progettuale e politica completa, integrata, multidisciplinare e multisettoriale. Ha senso parlarne se affrontata nel suo insieme e condividendone le principali direttive. Fulcro centrale di tutte le politiche il tema della sostenibilità per ridare fiducia e una nuova prospettiva di futuro alla nostra società, in particolare alle giovani generazioni. Il nostro programma è stato costruito su questa piattaforma perché Libera intende rispondere con responsabilità e lungimiranza ai temi contenuti nell’Agenda, convinta che rappresentino la migliore scelta possibile, perché ogni Stato, dal più piccolo al più grande del mondo, deve oggi agire per rendere possibile costruire un futuro domani. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Tutti i 17 punti dell’agenda 2030 ONU sono ugualmente condivisibili, pensiamo che una sfida così grande non possa essere affrontata con una società divisa con opportunità diverse al suo interno, il primo passo è sicuramente la parità e l’uguaglianza fra ogni cittadino. |
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12. Avete intenzione di espandere la raccolta porta a porta a tutto il territorio o di sviluppare altri sistemi per la gestione dei rifiuti?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Certamente il sistema di raccolta attuale, limitato solo ad alcune zone, non è idoneo: sul punto vanno fatte scelte importanti, per evitare un ulteriore grave spreco di preziose risorse.
Molte città del circondario (si pensi ad esempio a Bologna) hanno da tempo superato il porta a porta, prevedendo metodi alternativi per una più efficace raccolta e differenziazione dei rifiuti.
Occorre poi anche un maggiore impegno da parte della cittadinanza: tutti dobbiamo fare uno sforzo in più nel differenziare, per evitare che gli sforzi altrui siano resi vani a causa di nostri errori. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Abbiamo sostenuto il “porta a porta”, ma ci rendiamo conto a distanza di anni che fatto in questo modo a San Marino oltre ad essere anti economico non ha prodotto i risultati sperati e una certa disaffezione
dei cittadini. Puntiamo a ridurre il consumo di materiali da imballaggio e di predisporre isole ecologiche per continuare a differenziare. Sono necessari accordi strategici per gestire al meglio i materiali riciclati.
Il riciclo ed il riuso va potenziato. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
La Repubblica di San Marino deve colmare un enorme gap per quanto riguarda la raccolta differenziata. Esistono normative internazionali, ma anche accordi con le vicine regioni italiane verso le quali San Marino esporta i propri rifiuti, accordi in base ai quali San Marino dovrà, nel giro di pochi anni, arrivare ad una percentuale di raccolta differenziata del 70%. Questo risultato può essere raggiunto solamente grazie ad un efficace sistema di raccolta differenziata. La strada della raccolta porta a porta (PaP) è stata già intrapresa diversi anni fa e siamo convinti che sia necessario portarla a termine nel più breve tempo possibile, in modo da abbandonare questo sistema misto.
Come per altri aspetti di sostenibilità ambientale, anche nella gestione dei rifiuti il cittadino svolge la funzione principale, i cambiamenti necessari infatti vanno a modificare il nostro stile di vita e le nostre abitudini, per questo motivo non può da sola la politica imporre certi comportamenti ai cittadini ma devono essere gli stessi cittadini a sostenere fortemente questi cambiamenti. Alcuni cittadini (troppo pochi purtroppo) da decenni differenziano i rifiuti e hanno la compostiera domestica, se tutti i cittadini adottassero questi comportamenti il PaP non servirebbe! Ad oggi è l’unico modo per raggiungere nel 2020 l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata, è il sistema che garantisce la migliore qualità del prodotto raccolto e può educare la cittadinanza a comportamenti virtuosi che una volta assimilati consentiranno di valutare altre soluzioni più economiche.
Parallelamente alla raccolta PaP che consente di differenziare il rifiuto, è fondamentale la sensibilizzazione alla riduzione della quantità di rifiuto prodotto, in questa direzione sono molto importanti le campagne di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente come “Friday for future” portate avanti da tanti giovani anche nel nostro paese e che sono fondamentali per informare i cittadini e renderli consapevoli. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Rispetto alla raccolta dei rifiuti, intendiamo potenziare la raccolta differenziata per arrivare i livelli delle realtà più virtuose (70-75% di differenziata). L’esperienza del porta a porta, che è partita nella scorsa legislatura, ha mostrato alcuni aspetti positivi ma anche la difficoltà di essere praticata nei castelli più densamente abitati. Stiamo valutando, dunque anche altre possibilità tecniche, per raggiungere lo stesso risultato ed, eventualmente, affiancare al porta a porta altre metodologie (es. isole ecologiche), per raggiungere lo stesso risultato. |
LIBERA |
Raggiungere il 70% di raccolta differenziata non è più oggi una opzione, è diventato un obiettivo da raggiungere. Rischiamo di dover gestire montagne di rifiuti all’interno del nostro territorio, come già avvenuto in passato, con gravi ripercussioni in termini di sicurezza e tutela della salute pubblica. Il porta a porta è una scelta organizzativa che certamente permette di arrivare a questo risultato, ma va applicata nella maniera corretta, su tutto il territorio, con una ampia e capillare azione educativa e informativa, con modalità differenti costruite su misure per tipologie di residenza e di attività produttiva, con la capacità di governare e monitorare tutta la filiera, non solo la raccolta, ma anche la fase di conferimento del materiale differenziato o trasformato come, ad esempio, il compost. Tutto questo con una particolare attenzione ai costi e alla definizione di una tariffa puntuale che risponda al principio che chi produce più rifiuto indifferenziato più paga, la famosa tariffa puntuale. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
La raccolta porta a porta sta denunciando tutta la sua inefficacia rispetto agli obiettivi e la sua costosità. Il tema però deve essere ripensato dall’inizio soprattutto rispetto alla grave mancanza degli accordi CONAI. |
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13. Adotterete iniziative per ridurre l’utilizzo della plastica nel pubblico e nel privato? Se si quali?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Nel pubblico certamente andrà previsto, nel privato potrà solo essere incentivato: tantissimi possono essere gli accorgimenti, a partire dall’eliminazione delle buste di plastica per spedire pubblicità in tutte le case, dallo stipulare convenzioni unicamente con fornitori che forniscano a prezzi vantaggiosi materiali biodegradabili, etc. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Ribadiamo quanto scritto sopra, va contenuto il ricorso ad imballaggi di plastica. Favorire ad esempio dispenser al posto del consumo di acqua in bottiglia o l’ utilizzo di bicchieri di altri materiali non plastificati. Questo lo si può fare fin da subito sia nel pubblico sia nel privato. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Crediamo che il primo problema della plastica sia il fatto che ancora le persone non facciano accuratamente raccolta differenziata. Oltre a ciò ovviamente è opportuno mettere in campo politiche che limitino l’utilizzo della plastica. Nel settore pubblico crediamo si debba arrivare a una sorta di divieto, laddove esistano dei validi sostituti dei prodotti in plastica. Per quanto riguarda il settore del privato invece, crediamo debbano essere messe in campo delle forme di incentivi che rendano ancora più convenienti scelte ecologicamente sostenibili. Per essere concreti e fare degli esempi, si potrebbe incentivare l’installazione di colonnine d’acqua all’interno delle aziende in modo da evitare l’utilizzo delle bottigliette di plastica. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Cercheremo di promuovere il minore utilizzo di imballaggi o l’utilizzo di imballaggi riciclabili. Inoltre, una delle iniziative già avviate che sosterremo e cercheremo di diffondere, è quella delle “fontanelle” di acqua potabile che l’AASS sta realizzando in tutte le scuole della Repubblica per ridurre al massimo l’uso delle bottigliette di plastica. |
LIBERA |
Programmi di riduzione dell’utilizzo della plastica sono già stati attivati. Nella scuola, nelle mense, in alcuni settori merceologici. Va fatto ancora di più, eliminando la logica dei prodotti usa e getta e promuovendo l’utilizzo di materiali duraturi e riutilizzabili: nelle scuole, nelle feste di paese, nelle mense aziendali, nelle politiche di approvvigionamento di materiali di consumo. Sarà necessario agire su una nuova cultura dell’imballaggio e della qualità dei prodotti. Interessante attivare collaborazioni e sinergie con la nostra Università del Design che ha già prodotto diversi interessanti progetti in questa direzione. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Ogni iniziativa in favore della riduzione dell’utilizzo della plastica sarà presa in considerazione dalla nostra lista soprattutto nell’ottica di un’educazione civica del singolo cittadino. |
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14. Quali modifiche al piano regolatore potrebbero aiutare lo sviluppo del turismo a San Marino?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Riteniamo che un vero rilancio del settore turistico non dipenda da modifiche al piano regolatore: occorre un Ufficio del Turismo che lavori in maniera più efficace, che sia capace di promuovere meglio il nostro Paese nel mondo e di organizzare eventi/attività per i turisti in tutti i periodi dell’anno, anziché concentrare eventi, spesso anche sovrapposti, in pochi periodi strategici.
Occorre poi anche un’assunzione di responsabilità da parte dei commercianti del centro storico, che devono comprendere l’importanza e la necessità di una collaborazione con la Pubblica Amministrazione, per organizzare eventi di qualità e maggiormente attrattivi.
Tantissimo c’è poi da fare nel settore naturalistico, ad oggi ancora un mondo (quasi) totalmente inesplorato con riguardo all’ambito turistico. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
senza risposta |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Il piano regolatore determina le regole su dove si possono sviluppare edifici e dove invece non si possono sviluppare. Secondo Repubblica Futura è necessario sviluppare nuove strutture ricettive e del benessere, di alta gamma, in alcuni luoghi specifici e strategici del nostro territorio. Questo consentirebbe l’attrazione di un maggior numero di turisti e soprattutto la possibilità di sviluppare nicchie di mercato ad oggi non sviluppabili. Nel nostro programma abbiamo chiamato questa idea “progetto Davos” ovvero un progetto di infrastrutture che renda San Marino capace di attrarre eventi internazionali, sull’esempio della città svizzera Davos. Dall’altro lato però il Piano regolatore deve garantire una preservazione del territorio verde, anzi la sua valorizzazione, perché siamo convinti che il territorio Sammarinese debba essere preservato, non solo per coloro che ci vivono, ma anche per incentivare il turismo. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Più che modifiche al piano regolatore servirà incentivare l’offerta turistica e museale e dei servizi innovativi per il Centro Storico come, ad esempio una card giornaliera che valga su tutte le attrazioni e i musei, e potenziare la promozione di eventi. Una delle azioni utili a questo scopo sarà anche il ripristino del tratto della ferrovia da Borgo Maggiore alla Ex-Stazione di città, attraverso un impianto funicolare/cremagliera. |
LIBERA |
Intanto, dopo anni di cementificazione selvaggia, porre attenzione al consumo del territorio. Dare realizzazione al PRG elaborato dallo Studio Boeri. Nel quale sono previsti una serie di interventi: sulla mobilità sostenibile, sulla riqualificazione energetica ed estetica del patrimonio immobiliare esistente, sulla rigenerazione urbana di aree degradate, sul ripristino di percorsi pedonali e ciclabili, valorizzazione delle aree urbanistiche e dei beni storico-culturali. In altre parole spingere San Marino a diventare un Paese virtuoso e sostenibile che possa diventare attrattivo per il paesaggio e le attività turistiche legate a questo ambito, ma facendosi conoscere anche per azioni compatibili con i danni che il cambiamento climatico potrebbe creare al territorio. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Ricucire gli strappi di un’urbanistica caotica attraverso una rete di spazi e percorsi verdi può rendere la città e il centro storico un ambiente più sano e più comodo per la vita sia dei residenti che dei turisti, pensiamo che la miglior attrazione per un turismo stabile sia l’offerta di spazi e luoghi a misura di pedone. |
Indice ↑
15. Quali fra questi punti pensate siano importanti per sviluppare il turismo a San Marino: Centro Storico, Turismo storico-culturale, Sport, Eventi. Con quale priorità e in che modo?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Non pensiamo ce ne sia uno più importante dell’altro: ciascun tipo di eventi, di qualunque natura, attira un tipo di turismo diverso. San Marino, in questo senso, deve fare una scelta importante riguardo al tipo di turismo cui si vuole rivolgere, perché le potenzialità sono tantissime in tutti i campi: occorre un piano strategico, magari anche pluriennale, che consenta di catturare l’attenzione del maggior numero di turisti possibile. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Riteniamo che debba essere un mix di tutte queste cose. Dobbiamo ripartire dalla nostra peculiarità di essere stato patrimonio Unesco, mettendo in evidenza il nostro patrimonio culturale e naturalistico cercando di programmare e destagionalizzare gli eventi culturali e sportivi in tutti i periodi dell’anno, che dovranno essere adeguatamente pubblicizzati. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Ovviamente sono tutti importanti, ma per cercare di rispondere ci ricolleghiamo alla domanda precedente. Per Repubblica Futura è prioritario lo sviluppo di nuove infrastrutture ricettive e del benessere, magari a ridosso del Centro Storico. Una volta che ci saranno infrastrutture idonee a garantire il pernottamento di un elevato numero di turisti a San Marino, siamo sicuri che il Centro Storico si riconvertirà automaticamente in modo da fornire servizi che oggi non sono forniti a causa della mancanza di clientela in tutte le ore del giorno e in tutti i mesi dell’anno. Gli eventi sportivi rimangono importanti, si pensi solamente al Rally Legend che riempie tutte le strutture ricettive di San Marino per quattro o cinque giorni all’anno. In altre parole la ricetta di Repubblica Futura per il turismo non è quella di incrementare il numero dei visitatori giornalieri, che sono già circa 2 milioni all’anno, ma di aumentare il numero dei turisti che decidono di pernottare a San Marino almeno una notte. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Tutti questi ambiti sono imprescindibile per rafforzare l’offerta turistica e richiamare visitatori a San Marino. |
LIBERA |
La nostra storia recente ci ha insegnato che solo diversificando l’economia si può evitare di essere travolti da periodi di crisi di un settore specifico. La crisi del settore bancario, in particolare, ci ha insegnato che grazie alla presenza a San Marino di un forte comparto produttivo siamo riusciti ad evitare il default. La stessa cosa dovrà avvenire anche con lo sviluppo della proposta turistica. E’ necessario diversificare la proposta in modo da coprire le numerose richieste di differente turismo:
● quello sportivo;
● quello culturale
● quello escursionistico
● quello congressuale
E’ chiaro che per alcune tipologie di turismo siamo già attrezzati, mentre per altre vanno potenziate le strutture già presenti o creandone di nuove. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Questi punti sono ugualmente importanti, la sfida rimane quella di metterli in sinergia e non in competizione fra loro. |
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16. Pensate che San Marino debba aprirsi verso l’Unione Europea, l’Italia e altri Stati o debba chiudersi in sé stessa per risolvere prima i propri problemi? Se intendete aprirvi verso l’Europa, in che modo?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Riguardo alla politica estera, riteniamo necessario addivenire al più presto ad una revisione degli accordi bilaterali con la Repubblica Italiana (ad oggi, seppur con alcune modifiche apportate nel tempo, si tratta di un accordo del 1939), preceduta da precise e chiare intese politiche, in modo che i medesimi non siano più solo accordi di amicizia e buon vicinato ma di vera e propria collaborazione strategica. Fondamentale, in proposito, è garantire un’apertura, un riconoscimento ed un’operatività del sistema sammarinese verso l’esterno in settori strategici come, a titolo d’esempio, quello bancario e sanitario. Pensiamo che in questo momento occorra un “rallentamento” del percorso di associazione con l’Unione Europea, pur non venendo meno ed anzi onorando gli accordi già in essere, affinché lo stesso possa essere ripreso a seguito del raggiungimento di chiari e necessari accordi con la Repubblica Italiana, che possano garantire nelle trattative europee una competitività del sistema sammarinese: la stessa relazione del parlamentare europeo Aguilar, che ha studiato il caso di San Marino, ha indicato come fondamentale una preventiva e completa informazione ai cittadini sulle possibili conseguenze che deriverebbero dall’associazione, specificando che molte deroghe potrebbero solamente (e necessariamente) essere temporanee. Per intenderci, non siamo contrari all’adesione all’Unione Europea, ma riteniamo prioritario che i cittadini sammarinesi siano resi consapevoli delle conseguenze, sia a livello normativo che organizzativo, derivanti dalla sottoscrizione dell’accordo: siamo sicuri che questa sia davvero l’unica strada per rapportarsi con l’Europa? |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Per noi è prioritario instaurare un rapporto di cooperazione con l’Italia che preveda la revisione dell’accordo del ’39. Da qui si deve ripartire. Per quello che concerne la Ue sosteniamo che san marino debba intraprendere un percorso di maggiore integrazione con l’Europa ma per fare questo è indispensabile conoscere costi e benefici di tale accordo che al momento ci sono sconosciuti. La nostra priorità è preservare la nostra autonomia e la nostra millenaria neutralità, e che vengano a noi riservate deroghe in tal senso. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Repubblica Futura è assolutamente convinta che sia necessario procedere sulla via dell’Accordo di Associazione all’Unione Europea. Esso riguarda la possibilità di aprire il mercato unico europeo agli studenti, ai cittadini, alle aziende, ai professionisti, alle banche, ai lavoratori sammarinesi secondo un principio di parità di trattamento rispetto a quelli europei, ma mantenendo importanti clausole di salvaguardia che garantiscano le specificità della Repubblica di San Marino. Il negoziato è iniziato nel 2015 e la sua difficoltà più grossa è proprio quella di ottenere i migliori risultati e le più utili clausole di salvaguardia per il nostro paese. Sentiamo spesso parlare del fatto che bisognerebbe interrompere l’accordo di Associazione all’UE e puntare esclusivamente ad accordi settoriali con la Repubblica italiana. RF crede che questo sia sbagliato tecnicamente, dunque impossibile, ed anche errato concettualmente. Ricordiamo che, grazie al Segretario Nicola Renzi, per la prima volta in questa legislatura la revisione della Convenzione del 1939 tra San Marino e Italia è stata messa nell’agenda politica, tanto che oggi tutte le forze politiche ne parlano. RF però sa bene, visto il lavoro fatto, che qualunque modifica della Convenzione del 1939 o qualunque nuovo accordo con l’Italia deve passare obbligatoriamente dall’approvazione dell’Unione Europea, visto che l’Italia è un paese membro e fondatore dell’Ue ed è quindi vincolata da stringenti obblighi di diritto internazionale e giuridico all’Ue. Con l’Italia dunque si è stabilito un percorso molto lineare e chiaro: 1) appoggio dell’Italia nell’arrivare all’Accordo di Associazione all’Ue; 2) sulla base di quello, rivedere la Convenzione del 1939 e far decadere quelle parti molto penalizzanti per la Repubblica di San Marino, che peraltro sono in contrasto con le leggi europee. Questo è il motivo per cui insistiamo con così tanta tenacia sull’Accordo di Associazione all’Ue: piuttosto che far mediare i rapporti tra San Marino e Italia dal vaglio dell’Ue è meglio avere un quadro di riferimento preciso dei rapporti tra San Marino e l’Ue e, in base a quelli, impostare i rapporti con la Repubblica italiana.
Allo stesso modo sono fondamentali le azioni che la Repubblica di San Marino svolge negli organismi multilaterali (ONU, OSCE, Consiglio d’Europa,…) e vogliamo ricordare che su impulso della Segreteria di Stato agli Esteri, per la prima volta, in questi giorni la Repubblica di San Marino ha presentato un’importante risoluzione sul tema dello spreco alimentare alle Nazioni Unite. Infine sono determinanti anche i rapporti con gli altri stati specialmente con quelli protagonisti delle situazioni geopolitiche mondiali e regionali. A questo proposito San Marino deve coltivare e mantenere ottime relazioni con i paesi più rilevanti, cosa che è stata fatta e che dovrà ancora essere fatta, ricordiamo ad esempio i molti incontri con l’Ambasciatore cinese presso San Marino, con i diplomatici statunitensi, e con l’Amb. Phillip T. Reeker Acting Assistant Secretary Bureau of European and Eurasian Affairs degli Stati Uniti, e con il Ministro degli Esteri della Federazione Russa Lavrov. In definitiva, le relazioni diplomatiche sono tra le più grandi ricchezze e i più grandi strumenti per mantenere ed aumentare la sovranità ed il benessere della Repubblica di San Marino. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
L’intesa con l’UE rappresenta un fattore strategico per lo sviluppo del nostro Paese sotto tutti gli aspetti. Affinché si possa giungere preparati a questo traguardo, per coglierne al massimo le opportunità che possono derivarne, è necessario che il percorso di negoziazione sia accompagnato da una condivisione interna al Paese, piena e trasparente, delle trasformazioni che ci attendono e delle condizioni per sostenerle.
Altrettanta determinazione sarà profusa nel proporre e ricercare soluzioni per il recepimento degli standard internazionali, rispettose del principio di proporzionalità, che permettano a San Marino di adeguarsi in misura sostenibile rispetto alle proprie dimensioni ed alle proprie risorse.
Sarà altresì opportuno verificare l’adeguatezza del Comitato Tecnico che ha seguito finora il negoziato e valutare la necessità di opportune integrazioni affinché tutte le parti sociali ed economiche possano partecipare alla definizione dell’accordo e alla sua implementazione.
Il rapporto con l’Italia va rimesso al centro della strategia di politica estera, ricercando un approccio strutturato.
Il punto di partenza è rappresentato dall’accordo di cooperazione del 2009 al quale vogliamo dare seguito proponendo l’avvio o la ripartenza di tavoli di confronto strategici come quelli in materia di infrastrutture, viabilità, rifiuti, trasporti, sanità e istruzione.
Sul fronte dell’interscambio riteniamo fondamentale addivenire ad intese che permettano di superare gli attuali limiti al commercio on-line ed aprire una sede di confronto sulla revisione delle limitazioni, ormai divenute anti-storiche, all’importazione ed al commercio dei prodotti in regime di accise.
Un’attenzione prioritaria verrà dedicata al c.d. “dossier targhe” affinché possa essere trovata celermente soluzione ad una problematica che doveva essere affrontata con maggior determinazione. |
LIBERA |
Sul tema dell’apertura del nostro Paese verso l’Europa siamo molto chiari. San Marino non può prescindere dal percorso di avvicinamento all’Unione Europea già intrapreso. Questo va fatto subito e non aspettando di risolvere prima i problemi. Non perché pensiamo che sia l’Europa a risolvere i nostri problemi interni, ma perché una maggiore integrazione è il percorso che aiuta il nostro Stato e la nostra economia (sistema bancario e sistema produttivo o di servizio) ad aprire nuove opportunità all’interno del mercato internazionale. Il percorso da seguire è quello dell’Accordo di Associazione, anche se per noi gravoso in termini di acquisizione degli obblighi previsti dall’Aquis Communautaire, perché ci permetterebbe di acquisire uno status di integrazione tale da permettere la piena attuazione delle quattro libertà di circolazione, con le dovute attenzioni all’entità del nostro territorio. Con l’Italia i rapporti sono già buoni e vanno rafforzati, andando a rivedere, per renderle più attuali e attuabili: la Convenzione di Buon Vicinato del 1939 e la Convenzione in materia di Previdenza del 1974. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Siamo stati chiusi troppo a lungo e ne paghiamo gli effetti: ci siamo dovuti adeguare a tante regole soprattutto europee senza essere considerati comunitari: essere integrati alla UE è una priorità per cittadini e imprese. L’Accordo di Associazione è già in corso, non è purtroppo il mezzo migliore, ma l’inserimento nel mercato unico è un ottimo passo. |
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17. Siete favorevoli alla legalizzazione dell’aborto? Se si in quali condizioni?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Relativamente ai temi etici (aborto, eutanasia, etc.), riteniamo che ciascun cittadino debba sentirsi libero di esprimere la propria opinione secondo coscienza, dunque non esiste una posizione di Partito sul punto: la politica, secondo noi, deve avere un approccio laico nei confronti di questi temi, in quanto strettamente connessi alla propria esperienza personale e sensibilità.
In ogni caso, vista la delicatezza del tema, pensiamo che occorra una maggior consapevolezza di quali siano le reali esigenze sentite dalla maggioranza della popolazione (anche in questo caso mediante referendum) prima di aprire un dibattito. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Come movimento sui temi etici abbiamo sempre espresso la libertà di voto secondo coscienza. Riteniamo fondamentale una corretta e neutrale informazione su questi temi che a nostro parere vanno trattati e discussi in maniera seria. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
RF è una forza politica laica che si ispira principalmente ai valori dell’umanesimo cristiano. In quest’ottica ha sempre sostenuto il principio inderogabile della difesa della vita e della dignità di ogni vita in ogni momento. RF ha sempre lasciato sui temi etici più delicati e stringenti, come quello dell’aborto, libertà di coscienza ai propri rappresentanti e questo ha comunque fatto sì che le posizioni di RF fossero in linea con quanto sopra detto. RF ritiene comunque che questo sia un tema estremamente sensibile, che sia dovere della Politica mettere in campo tutte le iniziative di sostegno alla vita e alla natalità. RF crede anche che su tematiche come queste dovrebbe essere la cittadinanza ad essere informata e chiamata a scegliere in maniera diretta. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Abbiamo chiaramente espresso la nostra contrarietà alla legalizzazione dell’aborto. Riteniamo sia importante chiarire la normativa rispetto al rischio di vita della madre ma, prima della legalizzazione dell’aborto riteniamo fondamentale attuare tutti gli strumenti utili ad evitare questo dramma, che mette in conflitto la vita della madre con quella del figlio nascituro. |
LIBERA |
Libera ha collaboratore ed intende portare a termine il percorso del progetto di legge per una maternità consapevole nel quale trova una giusta regolamentazione anche l’interruzione volontaria di gravidanza. L’obiettivo di tale provvedimento è e deve essere quello di non ricorrere mai a questa pratica, che dovrebbe rappresentare sempre e comunque l’ultima scelta da parte della donna. Dall’altra parte dobbiamo prendere atto una volta per tutte che l’attuale realtà di San Marino, non solo è anacronistica, ma anche ipocrita in quanto delega semplicemente alla vicina Italia il compito di assorbire e gestire tutte le donne sammarinesi che ogni anno decidono, per mille motivi, di interrompere volontariamente una gravidanza. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Senza dubbio l’interruzione volontaria di gravidanza non può e non deve più essere considerata reato penale nella nostra Repubblica. Qualsiasi intervento normativo in merito deve comunque avere l’obbiettivo della diminuzione dei casi di interruzione volontaria della gravidanza. La politica ha il dovere giuridico e morale di essere sempre e comunque fautrice di politiche pro vitae, senza mai condizionare l’autodeterminazione di
ogni individuo. |
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18. Siete favorevoli all’adozione da parte di coppie omosessuali?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Anche riguardo a questo tema pensiamo che ogni cittadino debba sentirsi libero di esprimere la propria opinione secondo coscienza, dunque non esiste una posizione di Partito e pensiamo occorra sondare in via preliminare l’opinione della cittadinanza. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Come movimento sui temi etici abbiamo sempre espresso la libertà di voto secondo coscienza. Riteniamo fondamentale una corretta e neutrale informazione su questi temi che a nostro parere vanno trattati e discussi in maniera seria. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Per l’impostazione generale sui temi etici e sulle modalità di comportamento dei singoli consiglieri della nostra forza politica valgono le stesse considerazioni svolte per la domanda precedente. RF comunque nello specifico ritiene che il tema dell’adozione sia in generale estremamente delicato e che oggi non sia possibile dire con certezza quali siano i pro e i contro del consentire adozioni alle coppie omosessuali. Ciò non vuol dire mettere in discussione la libera scelta affettiva delle persone, che anzi in questa legislatura è stata normata evitando peraltro, grazie all’intervento di RF, esagerazioni ed estremismi. RF è convinta in ogni modo che per prima cosa vengano i diritti dei bambini |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Anche su questo aspetto ci siamo sempre espressi in maniera contraria. Riteniamo che l’attuale legge sammarinese che consente l’adozione alle coppie unite in matrimonio ed ai singoli, corrisponda perfettamente alla esperienza naturale della vita, in cui un figlio può nascere all’interno di una famiglia ed, nell’eventualità di morte di uno dei genitori, può continuare ad avere un genitore di rifermento ma, in nessun caso, due genitori dello stesso sesso. |
LIBERA |
La nostra legge sul diritto alla famiglia già da anni permette l’adozione da parte di un singolo genitore e quindi, potenzialmente, anche da parte di nuclei famigliari omosessuali. La nuova norma sulla unioni civili prevede, in caso di trasferimento della residenza dall’estero, il riconoscimento dei figli adottati nel paese di origine, proprio a tutela dei figli stessi. Quindi nei fatti questa possibilità è già concreta nel nostro ordinamento. Fare il passaggio successivo e quindi prevederlo formalmente come una delle possibilità delle coppie omosessuali registrate, crediamo rappresenti una evoluzione già scritta. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Con il riconoscimento delle Unioni civili le coppie dello stesso sesso hanno finalmente avuto gli stessi diritti delle coppie di sesso diverso, e quindi per quanto riguarda l’adozione sicuramente sarà necessario, in condivisione con la cittadinanza, fare un passo in avanti nel riconoscimento a tutte le coppie di poter creare i propri gruppi famigliari. |
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19. Siete favorevoli alla legalizzazione della cannabis? In quali condizioni?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Il Partito è favorevole alla legalizzazione unicamente a scopo terapeutico, pervia prescrizione medica e solamente dopo aver preso visione di dati scientifici che ne confermino l’efficacia.
Certamente andranno regolamentati anche gli altri casi di utilizzo di cannabis, anche alla luce del recente avvenuto recepimento di istanza d’Arengo, tenendo però conto del fatto che certe decisioni vanno poi ad incidere anche sui rapporti politici con la vicina Italia: su certi temi, non si possono promulgare leggi con leggerezza. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Nel nostro programma abbiamo indicato la volontà di dare corso alla istanza d’Arengo approvata in aula nel settembre scorso. Riteniamo l’utilizzo della cannabis a scopi terapeutici e in ambito sanitario un’opportunità di sviluppo e di crescita della nostra economia. Sotto l’aspetto ludico lasceremo libertà di scelta |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Assolutamente sì, ma solo ad uso terapeutico ed industriale. Ovviamente dovranno essere rispettate le normative internazionali e i massimi standard di sicurezza. Tra l’altro la produzione di farmaci o, in generale, l’uso industriale potrebbe generare un’importante indotto per la Repubblica oltre a non avere, a nostro avviso, implicazioni etiche e morali. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Su questo aspetto ci siamo espressi recentemente anche attraverso comunicati stampa, dichiarando la nostra contrarietà alla legalizzazione di sostanze stupefacenti. AL contrario, già nella passata legislatura
avevamo ritenuto opportuno la possibilità e dunque la legalizzazione della cannabis ad uso terapeutico, per la quale avevamo già percorso l’iter legislativo. |
LIBERA |
Crediamo che prima di pensare se e in quale forma legalizzare l’uso della cannabis a scopi ludici, si debba introdurre una norma che vada a regolamentare la coltivazione, la trasformazione e il commercio della canapa sativa, a basso contenuto di THC, insieme a quella terapeutica. Inoltre la stessa legge dovrebbe prevedere la possibilità di utilizzare i principi attivi della Cannabis a scopo di ricerca e sviluppo e dovrebbe disciplinare in maniera molto chiara le modalità di gestione in sicurezza di tale comparto. Una volta consolidata questa attività crediamo anche possibile ed auspicabile compiere un ulteriore passo verso l’utilizzo della cannabis a scopo ricreativo. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
È dimostrato dalla storia che ogni forma di proibizionismo è stata fallimentare, la cannabis ha ampiamente dimostrato di essere un importante volano di sviluppo economico, dal campo farmaceutico ad altre molteplici applicazioni, è bene aprire nel paese spazi di dialogo e riflessione per eliminare ogni pregiudizio per arrivare a una decisione consapevole. |
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20. Visti i trascorsi di San Marino come paradiso fiscale e altri aspetti che hanno danneggiato l’immagine di San Marino, quali politiche intendete adottare per cambiare l’immagine di San Marino in Italia e nel Mondo?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Occorre prima di tutto la disponibilità dei Sammarinesi a voltare pagina ed a cambiare mentalità: fino a quando chi è più furbo e aggira le regole viene premiato anziché sanzionato, l’immagine del Paese rimarrà quella che è ora. Tutti dobbiamo fare un grande sforzo per fare in modo che le generazioni future crescano in un ambiente dove le regole vengono rispettate, ciò sicuramente consentirà di portare avanti quelle riforme strutturali ed istituzionali che servono alla Repubblica per poter tornare ad essere competitiva, uno Stato di cui un cittadino può essere fiero. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
La migliore immagine di San Marino che può dare di sé, è la sua accoglienza la sua ospitalità il suo essere Patrimonio Unesco. Troppo spesso ci dimentichiamo di esserlo e non viene pubblicizzato. abbastanza. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
la trasparenza per dare un taglio netto con il passato e per creare prospettive di nuovo sviluppo. Questo percorso è stato molto difficile e ricostruire un’immagine internazionale e qualificata lo è altrettanto. La via migliore è l’azione che negli organismi multilaterali la Repubblica di San Marino deve continuare a svolgere, essendo protagonista, e spiegando costantemente, anche nei contatti informali con i rappresentanti degli altri paesi, quali grandi passi avanti la Repubblica di San Marino ha fatto in questi termini. Certo non giovano due cose a questo percorso: la prima è l’immagine che della stessa Repubblica spesso vari Consiglieri hanno voluto dare direttamente dal microfono del Consiglio Grande Generale, dipingendo una situazione del Paese non veritiera e assai drammatica e critica, cosa che oggi non è. Secondo, vedendo alcuni slogan di questa campagna elettorale nei quali si inneggia ad un ritorno al passato con lo slogan “stavamo bene”; c’è veramente da rabbrividire. Tutti i sammarinesi dovrebbero essere consapevoli che quegli anni sono stati anni drammatici per il nostro paese e soprattutto che quegli anni, caratterizzati dalle infornate nella Pubblica Amministrazione, dalla concessione di licenze bancarie senza alcun criterio, dall’abuso del territorio, hanno portato alle difficili condizioni nelle quali oggi si trova la Repubblica di San Marino. In definitiva, ricostruire l’immagine del nostro paese significa dimostrare che vogliamo guardare avanti e proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso, che è la strada dell’internazionalizzazione e del confronto con gli altri paesi e con gli organismi internazionali da pari a pari, consapevoli che un ritorno al passato non solo non è possibile ma non è neppure auspicabile. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
L’immagine di San Marino come paradiso fiscale è sostanzialmente cambiata da quando San Marino ha rinunciato al segreto bancario e all’anonimato societario diventando uno dei primi Paesi firmatari della Convenzione sullo scambio automatico di informazioni in materia fiscale. Il problema ora è dimostrare su cosa San Marino può poggiare la sua sostenibilità economica, su quali asset intende puntare e con quale progetto di rilancio della propria economia e del proprio welfare. Questa è la sfida a cui la politica non ha ancora risposto compiutamente. |
LIBERA |
Il percorso di legalità, trasparenza e adeguamento agli standard internazionali fatti dal nostro sistema bancario negli ultimi anni deve essere irreversibile. Tornare indietro rispetto a questo significherebbe far ripiombare la Repubblica nell’isolamento più profondo. Anche se questo comporta sacrifici per il bilancio dello Stato, il sistema bancario va sostenuto per far tornare la fiducia dei risparmiatori e degli investitori sia interni che esteri. E’ chiaro che grossi sforzi devono essere fatti anche dagli operatori del sistema che deve subire forti ristrutturazioni e razionalizzazioni che gli permettano di tornare ad essere competitivo. E’ indispensabile che si stipuli il Memorandum of Understanding con Banca d’Italia che permetta al nostro sistema bancario di uscire dall’isolamento. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
L’uscita dalla black-list di qualche anno fa ci permesso di ricostruire la fiducia con i nostri partner esterni, rimane tuttavia necessario procedere e completare il percorso avviato. |
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21. Come pensate di avvicinare le istituzioni alla cittadinanza?
DOMANI MOTUS LIBERI – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Sono i cittadini a doversi avvicinare alle istituzioni, non il contrario: il cittadino sammarinese dovrebbe essere innamorato delle proprie istituzioni, al punto di impegnarsi – anche politicamente – per impedire che le medesime perdano di credibilità.
Ogni istituzione è portata avanti da cittadini, che dovrebbero mettere passione e determinazione in ciò che fanno e nei progetti che portano avanti: soltanto la riscoperta dell’amore per il nostro Paese può portare il rapporto tra cittadini ed istituzioni ad essere di nuovo fiorente. |
RETE – COALIZIONE DOMANI IN MOVIMENTO |
Da sempre il movimento Rete è vicino ai cittadini. Veniamo dall’ associazionismo e dalla società civile. Il nostro contatto e confronto con le persone è stato costante e i cittadini ci hanno premiato per questo. Il
confronto continuo coi cittadini e le parti sociali lo riteniamo elemento indispensabile anche nella prossima legislatura per portare avanti le riforme necessarie. |
ELEGO |
in attesa di risposta |
REPUBBLICA FUTURA |
Con il buon esempio. Il miglior metodo per avvicinare i giovani, ed in generale la popolazione, alle istituzioni e alla politica e dare il buon esempio. Dobbiamo riabilitare il ruolo della politica che per tanti anni è stato visto come un rifugio di peccatori o di affaristi, a quello che deve essere invece il suo vero ruolo all’interno di un paese, ovvero un ambiente in cui le persone più capaci e più motivate possono mettersi a disposizione del proprio Paese. Solo in questo modo potremo riavvicinare la cittadinanza alle istituzioni. Solo con il buon esempio. |
DEMOCRAZIA CRISTIANA |
Innanzitutto riportando le istituzioni a concepirsi al servizio della cittadinanza ed in funzione di un miglioramento delle condizioni di vita di ciascuno e della comunità. E’ dunque principalmente necessario un cambiamento culturale da cui può seguire anche una diversa organizzazione dello Stato e soprattutto una maggior partecipazioni dei cittadini alla ricerca del bene comune. |
LIBERA |
Già da qualche tempo abbiamo deciso che fosse arrivato il momento di dire basta agli scontri e all’innalzamento dei muri fra forze politiche e sociali. Riteniamo che questo atteggiamento allontani le persone dalla politica che ritiene incapace di affrontare i problemi e risolverli, perdendosi dietro alle polemiche anche violente. Quindi riteniamo sia giunto il momento di dialogare e confrontarsi sui problemi in modo costruttivo, con il coinvolgimento della cittadinanza. Siamo certi che se la politica cambia atteggiamento, allora cambierebbe l’opinione dei cittadini rispetto alla politica. |
NOI PER LA REPUBBLICA |
Pensiamo che un confronto e un dialogo, franco e costante, con la cittadinanza sui tutti i temi della prossima legislatura sia condizione necessaria al riavvicinamento dei cittadini con le loro istituzioni. |
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